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I Guardiaparco e la Legge

In alcuni parchi l'attività dei Guardiaparco è soprattutto tecnica e naturalistica, semplicemente perché non ci sono attività umane oppure queste sono ridottissime e il parco esiste da così tanti anni che nessun si sognerebbe di turbarne la quiete e le regole. Altra cosa purtroppo sono i parchi cosiddetti urbani o quelli di recente istituzione. In molti casi purtroppo il Guardiaparco diviene al 100% un operatore di polizia locale che deve avvalersi della propria figura di ufficiale e/o agente di polizia giudiziaria per reprimere reati o semplici illeciti amministrativi contro l'ambiente.

Tutto ciò comporta una preparazione specifica e tecnica su legislazioni complesse, che spesso si modificano profondamente nell'arco di una legislatura. Comunque, sempre più, le Procure della repubblica affidano ai Guardiaparco indagini attività delegate complesse, proprio in funzione dell'elevata specializzazione dei Guardiaparco non solo sulla legislazione ambientale, ma anche sulle solide conoscenze del territorio e degli aspetti naturalistici e sociali che lo caratterizzano.

Certamente è meglio prevenire i danni all'ambiente, ma la repressione in alcuni casi è l'unico modo per evitare che il danno venga perpetuato e portato ad ulteriori conseguenze. I reati più spesso rilevati nei nostri parchi sono: il bracconaggio, la pesca di frodo, l'abusivismo edilizio, l'abbandono di rifiuti, i tagli abusivi, i movimenti terra non autorizzati, gli scavi clandestini in zone archeologiche, ma molte sono anche le semplici sanzioni amministrative che vengono elevate dai Guardiaparco in materie come la raccolta dei funghi o dei prodotti del sottobosco, il disturbo alla fauna o il danneggiamento di specie vegetali protette, la guida fuoristrada e il pascolo abusivo o il semplice danneggiamento di strutture del parco.

 

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